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Il Gargano

Principali centri del Gargano e distanza dal B&B

Il promontorio del Gargano, famoso per le sue meravigliose spiagge, l'acqua cristallina, i panorami mozzafiato, i trabucchi e le profonde e suggestive grotte carsiche e marine, è da annoverare nell'elenco delle zone più belle e visitate d'Italia. La suggestione degli itinerari del Gargano, con il suo mare dai colori incontaminati e dalla trasparenza cristallina, a cui fa da cornice una vegetazione florida e incontaminata. I piccoli centri costieri popolati dalle case bianche e dai vicoli stretti, che in estate sono pronti ad accogliere migliaia turisti in un clima da favola.

 

Cagnano Varano                                                                                       99,8 km

Nel Parco Nazionale del Gargano, in una posizione invidiabile, si trova Cagnano Varano. La località è posta tra mare, lago ed un entroterra collinare dal clima mite e temperato. Cagnano Varano vive di pesca, agricoltura e turismo, settore nel quale si sta affermando sempre di più. Un istmo di sabbia separa le acque del Lago di Varano da quelle del mar Adriatico. Le attrattive più interessanti della zona, sono i resti archeologici risalenti al Paleolitico, le tombe e i reperti di epoca Paleocristiana, le testimonianze dei vari domini durante il Medioevo.

 

Carpino                                                                                                    110,0 km

Carpino è una località garganica e sorge all'interno di un vasto altopiano, formato da terreni alluvionali e coltivato ad olivi. Proprio per questo motivo risulta essere un famosissimo centro di produzione di fave e dell'olio, oltre a far parte della Comunità montana del Gargano e del Parco Nazionale del Gargano. Carpino sorge nella parte settentrionale del Gargano, lontano dal mare, ed il territorio comunale confina a settentrione con il lago di Varano ed a meridione con la Foresta Umbra

 

Foresta Umbra                                                                                         86,9 km

La riserva naturale Foresta Umbra è un’area naturale protetta che si trova nella parte più interna del Parco Nazionale del Gargano. Deve il suo nome alla fitta vegetazione che la rende molto ombrosa per molti tratti. La foresta umbra ha una superficie di circa 10.000 ettari e presenta una geografia accidentata con rilievi che raggiungono gli 800 metri sul livello del mare, con alcune parti che arrivano a ridosso delle alte coste.

Dal 2017 le sue faggete sono entrate a far parte del sito transnazionale Unesco “Faggete primordiali dei carpazi e di altre regioni d’europa”, diventando quindi patrimonio dell’umanità.

Il Gargano e la Foresta Umbra possono definirsi “il regno della biodiversità”, infatti, anche se il Gargano rappresenta solo per lo 0,7% del territorio nazionale, detiene il 40% della flora italiana e il 70% degli uccelli nidificati nel nostro paese.

La foresta Umbra è oggetto di continui studi: la vegetazione ad esempio è caratterizzata dal fenomeno del macrosomatismo: le piante sono più grandi della norma. Questo permette di imbattersi in esemplari di pini d’aleppo, faggi, lecci e tassi di dimensioni monumentali.

La foresta Umbra vanta oltre 2.000 di specie vegetali ed è la più grande foresta italiana di latifoglie con faggi, dei veri e propri monumenti botanici, con altezze di oltre 40 metri e diametri superiori al metro.

Sono presenti circa 4.000 ettari di faggete e quercete di Cerro, con presenza di Farnetto, Leccio, Roverella e specie nobili quali l’Acero o Palo, il Carpino bianco, l’Acero campestre, l’Acero montano, l’Orniello, il Tasso e tante altre specie, in particolare il Pino d’Aleppo nelle zone costiere. Ricca è anche la bassa macchia mediterranea presente diffusamente nel territorio e nel sottobosco, con Agrifogli, Vitalbe, Lentisco, Ginepro ed altre, Orchidee selvatiche con ben 65 specie: un record in tutto il bacino mediterraneo!

Anche la fauna è molto ricca e variegata, tipico è il Capriolo italico, autoctono garganico, il Gatto selvatico, il Cinghiale, il Tasso, la Donnola, il Ghiro e l’Avifauna: il Gufo reale, il Gufo comune, il Picchio, l’Allocco, il Barbagianni, la Gazza, la Beccaccia ed altre.

La foresta Umbra è un territorio da esplorare a tutte le età.

Molto interessante, soprattutto per i bambini è il facile percorso intorno al laghetto artificiale, ricchissimo di carpe, pesci gatto, tartarughe e rospi che spesso affiorano dalla superficie per cibarsi delle mollichine di pane lanciate dai più piccoli. 

Poco distante c’è la zona dei Daini, dove si possono “Bambi” che, protetti da una rete, interagiscono con i visitatori. In prossimità della “zona Daini” c’è anche il centro visite e il “gioca bosco”, un magnifico parco giochi realizzato interamente in legno, completamente immerso nella natura.

Sono comunque numerosi i sentieri esistenti nella Foresta Umbra, da percorrere a piedi o in mountain bike.

 

Ischitella                                                                                                 119,0 km

Ischitella, ridente e piccolo borgo del Parco Nazionale del Gargano, può contare su un patrimonio storico, architettonico e naturale di notevole interesse culturale. La località pugliese è famosa per gli straordinari panorami paesaggistici, e per aver dato i natali al filosofo Pietro Giannone e al pittore Cesare Turco, e anche per l'ottima produzione di agrumi e di olio.

 

Isole Tremiti    

Leggenda vuole che le Isole Tremiti, siano state create dall'eroe troiano Diomede, che ivi lanciò tre scogli, portati con sé dalla Madre Patria. Bandiera Blu per le acque trasparenti, le Isole Tremiti o Diomedee sono da sempre uno dei luoghi più frequentati della Puglia.

Dal 1989 formano un'area marina protetta, all'interno della provincia di Foggia. L’isola di San Nicola è sede del Comune, e sulla sua superficie ospita alcuni luoghi di pregio naturalistico e rilevanza storica, come il Santuario di Santa Maria a Mare, un'antica abbazia oggi chiesa, edificata nel III secolo d.C. Trasformata in penitenziario nel Settecento, la struttura esterna porta ancor oggi i segni delle palle di cannone, scagliate dalla flotta inglese durante un attacco in epoca napoleonica.

Accanto a San Nicola si trova l’isola di Capraia. L'isola disabitata è la seconda per grandezza. Al tempo dei Greci, si diceva che ivi si trovassero delle capre selvatiche che pascolavano libere su tutta la superficie; venne dunque nominata inizialmente 'Caprara', furono poi i Romani a chiamarla 'Capraia'.

A circa 450 mt da San Nicola si trova l’isola di San Domino: la più grande delle cinque isole. La sua superficie, densamente popolata, è costituita da una costa bassa e frastagliata, ricca di calette, spiagge e insenature; per questo motivo, è la più amata dagli appassionati di immersioni ed escursioni.

A breve distanza si trova Cretaccio e a meno di 100 metri La Vecchia; la credenza popolare vuole che il piccolo scoglio fosse di proprietà di una strega. A metà strada tra la costa pugliese e le isole croate di Pelagosa, si trova Pianosa. L'isola è il punto più a sud dell'intera Puglia, e in inverno, durante le mareggiate, viene quasi completamente coperta dal mare.

Le Isole Tremiti sono raggiungibili con aliscafo o motonave dal porto di Termoli, Vieste e Rodi Garganico oppure prendendo l’elicottero dall’aeroporto di Foggia.

 

Manfredonia                                                                                             44,6 km

Manfredonia è una splendida cittadina adagiata lungo la parte meridionale del promontorio del Gargano, rappresentando, di fatto, l’approdo principale di questa parte della Puglia, grazie al suo porto, dal quale partono anche moltissimi battelli che compiono il giro turistico del Gargano.

Per le sue spiagge, i tesori artistici ed i suoi dintorni ricchi di storia, essa rappresenta un perfetto luogo di villeggiatura. Manfredonia, come suggerisce il suo stesso nome, fu fondata intorno alla metà del 1200 da Manfredi, figlio di Federico II. Nel corso dei secoli, poi, il suo territorio conobbe la dominazione aragonese, la guerra contro la Francia e, soprattutto, l’invasione turca che poco risparmiò delle precedenti costruzioni. Fu solo dalla seconda metà del 1600 che cominciò la ricostruzione di Manfredonia con la riedificazione del Duomo.

 

Marina di Lesina                                                                                      68,5 km

All'interno del Parco Naturale del Gargano si trova la località di Marina di Lesina, frazione dell'omonimo comune situato poco distante. La pineta circonda l'abitato situato nel Tavoliere delle Puglie e limitrofo al Lago di Lesina. Un ambiente unico in cui convivono diversi ecosistemi, ricopre una lunghezza di ben 22 chilometri ed è ricco di uccelli acquatici.

Aironi, fenicotteri rosa, anatre, martin pescatori, gabbiani rossi e cormorani sono solo alcuni degli esemplari che si possono incontrare, organizzando un'escursione a piedi, in canoa, a cavallo oppure in bicicletta nell'Oasi LIPU denominata le Dune di Lesina.

 

Mattinata                                                                                                   61,0 km

A metà strada tra Manfredonia e Vieste, nel cuore del Parco nazionale del Gargano, sorge la piccola località di Mattinata; un luogo dove arte, storia e cultura si rincorrono, tra la lussureggiante campagna pugliese e il mare Adriatico. Bandiera blu per le sue acque cristalline, il nome di Mattinata è una traslazione di Mater Matuta, ovvero dea del mattino; i Romani la chiamarono così quando vi si insediarono, perché la città guardava a Est, dove sorge il sole.

 

Monte Sant’Angelo                                                                                  60,6 km

Monte Sant'Angelo, oltre che un borgo medievale ricco di chiese e monumenti, deve la sua notorietà, per essere un importante centro spirituale. Un itinerario religioso, meta da qualche secolo, di numerosi devoti pellegrini che ogni anno raggiungono il più alto borgo del Gargano. La sua posizione, infatti, è molto invitante, il panorama che si può osservare dall'alto di Monte Sant'Angelo è straordinario, poiché domina tutto il golfo di Manfredonia.

Santuario di San Michele Arcangelo: Patrimonio dell'Unesco, la sua costruzione risale al XIII secolo. Di notevole interesse l'ingresso ad arcate e l'annesso campanile ottagonale che per certi aspetti richiamano i torrioni di Castel del Monte. Il campanile è anche detto torre angioina in quanto eretta da Carlo d'Angiò.  Bellissima la celebre grotta dell'apparizione, dove forte risalto è dato alla statua raffigurante l'arcangelo. Nel corso degli anni sono stati milioni i pellegrini che si sono recati in questo luogo di culto antico e, tra essi, diversi papi come Celestino V, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Nel giugno del 2011 per il Santuario di San Michele Arcangelo è arrivato un importante riconoscimento: è diventato Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco, entrando a far parte a pieno titolo tra i beni culturali più autorevoli del mondo.

Una misteriosa linea immaginaria unisce sette monasteri dedicati a San Michele Arcangelo, dall’Irlanda fino a Israele. E’ solo una coincidenza? Sono sette santuari lontanissimi tra loro, eppure perfettamente allineati. La Linea Sacra di San Michele Arcangelo è secondo la leggenda il colpo di spada che il Santo inflisse al Diavolo per rimandarlo all’inferno. In ogni caso è sorprendente la disposizione di questi santuari sulla linea: i tre siti più importanti Mont Saint Michel in Francia, la Sacra di San Michele in val di Susa e il santuario di Monte Sant’Angelo nel Gargano sono tutti alla stessa distanza.

La chiesa di Santa Maria Maggiore si trova nel centro del paese, di origine molto antica presenta una facciata in stile romanico. Il suo interno è diviso in tre navate, mentre le pareti offrono delle belle decorazioni con raffigurazioni di Angeli e Santi. Di grande spessore artistico un dipinto di San Francesco, uno degli affreschi più antichi conosciuti in Puglia.

Il Castello di Monte Sant'Angelo: Nella parte alta dell'abitato si erge un altro luogo molto interessante di Monte Sant'Angelo: il Castello, una fortezza risalente alla prima metà del IX secolo costruita per volere di Orso I, vescovo di Benevento. Particolarmente imponente è una delle sue parti più vecchie, la Torre dei Giganti alta circa 18 metri e con delle mura spesse 3 metri. Il castello era dotato di zone residenziali, ma non mancavano locali destinati a carcere. La struttura nel corso del tempo ha subito diverse modifiche, tra le quali il potenziamento con due torri tronco – coniche. Grazie a una scala si accede ai piani superiori, dove visitare la Sala del Tesoro: un grande ambiente illuminato da una sola finestra e particolarmente suggestivo.

Rione Junno: Un rione di chiara origine medievale sviluppato lungo i margini di un precipizio. La sua particolare struttura lo rende simile a un presepe, con tante piccole case a schiera ad un solo piano e tutte di colore bianco. Nelle vicinanze da vedere anche il museo delle arti e tradizioni garganiche Tancredi, con diverse attrezzature da lavoro, strumenti musicali, costumi e tanto altro ancora: vere e proprie testimonianze della vita e delle arti dei popoli del promontorio.

Gastronomia: Come ogni luogo della Puglia, Monte Sant'Angelo vanta una grossa tradizione culinaria: una fama legata principalmente al Pane di Monte, che può arrivare a pesare addirittura fino a 6/7 Kg a pagnotta e che si può tranquillamente mangiare anche dopo alcuni giorni dalla sfornata. E poi gli Scaldatelli, ottimi taralli salati che bene si accompagnano a un buon bicchiere di vino o di birra. Tra i formaggi spicca il classico Caciocavallo Podolico, mentre l'olio extravergine di oliva resta il condimento per eccellenza delle genuine ricette locali.

Abbazia Santa Maria di Pulsano: Instaurata sul colle di Pulsano (a circa 10 km da Monte Sant’Angelo) nel VI secolo per opera del monaco-papa San Gregorio Magno, l’Abbazia Santa Maria di Pulsano, con i suoi eremi circostanti, è stata sino ad oggi, con alterne vicende storiche, luogo di monaci, anacoreti e cenobiti, orientali e latini.

Nei dintorni dell’abbazia si trovano gli eremi, taluni ubicati su luoghi davvero inaccessibili. Essi in alcuni casi sono costituiti da una semplice grotta, lungo la parete scoscesa del fianco del vallone, in altri invece da piccole costruzioni solitarie su dirupi impervi. - www.abbaziadipulsano.org

 

Peschici                                                                                                    131,0 km

Peschici è una delle piccole perle che la Penisola del Gargano è in grado di offrire ai suoi visitatori. Rinomata meta turistica, questo ridente paesino garganico, possiede non solo uno dei tratti di spiaggia più belli d'Italia, un importante patrimonio storico culturale, e gode di una posizione strategica per gli amanti degli itinerari naturalistici. Le origini di Peschici risalgono all'inizio dello scorso millennio, quando una piccola comunità slava vi si insediò riuscendo ad avere dei buoni rapporti con gli abitanti autoctoni, per poi confluire nella contea di Lesina.

 

Pugnochiuso, Vignanotica, Baia delle Zagare                         71,8-86,9 km

Uno dei tratti di costa più belli dell'Adriatico è sicuramente quello del Gargano: lo sperone d'Italia, infatti, custodisce alcune delle spiagge più affascinanti della Puglia, adatte a chi ama la natura, il mare e lo sport.

Una di queste è la spiaggia di Pugnochiuso, sul tratto di costa che collega Mattinata a Vieste. Immersa nel Parco Nazionale del Gargano, questa località si trova in una posizione stupenda, a sud di Vieste. La spiaggia è lunga circa 400 metri, ma è uno spettacolo suggestivo e unico che si può godere anche dalla barca.

Un'altra spiaggia, tra le più belle del Gargano, è quella di Vignanotica. Questa spiaggia si trova lungo la litoranea Mattinata Vieste: vi si arriva percorrendo la strada provinciale e poi facendo l'ultimo tratto di strada a piedi, fino al mare. Si tratta di un luogo incantato, una baia abbracciata da scogliere di calcare bianco a strapiombo sul mare.

Una spiaggia sabbiosa molto bella è quella di Baia delle Zagare, detta anche Baia dei Mergoli, dal nome dei due suggestivi faraglioni che svettano sul mare a pochi metri dalla spiaggia. Anche questa località si trova lungo la provinciale che collega Mattinata a Vieste e si raggiunge attraverso un sentiero immerso tra uliveti e vigneti tipici della macchia mediterranea. La vista è mozzafiato. La spiaggia lunga circa un chilometro e si trova all'interno di un'insenatura circondata da una scogliera alta e ricca di grotte marine.

Le falesie calcaree ricoperte di rigogliosa vegetazione si tuffano a strapiombo nel mare e due faraglioni candidi emergono inaspettatamente dall'acqua offrendosi quasi come perfetto soggetto per foto ricordo. Il mare vira dal turchese allo smeraldo e la sua trasparenza è davvero di rara bellezza.

Molti sostengono che questa sia una delle baie più belle del Mediterraneo, una vera cartolina della Puglia.

 

Rignano Garganico                                                                                  42,1 km

Rignano Garganico è un piccolo comune che sorge arroccato su una collina a 600 metri di altezza. Grazie alla splendida vista panoramica, che questo paesino offre ai suoi abitanti e ai suoi visitatori, è definito il "balcone della Puglia", in quanto si affaccia non solo sul Tavoliere, ma da qui è possibile anche intravedere le colline del Subappennino, l'Adriatico e la Maiella.

 

Rodi Garganico                                                                                       119,0 km

Rodi Garganico, bella e caratteristica località balneare pugliese, fa parte del Parco nazionale del Gargano ed è una meta turistica molto apprezzata per la qualità del suo bellissimo mare.

Una qualità ampiamente riconosciuta, al punto che Rodi Garganico è stata più volte insignita della Bandiera Blu. Oltre alle spiagge e al meraviglioso mare, e monumenti di grande interesse storico e culturale, il paesino è caratterizzato da stradine che denunciano le origini greche e conservano alcuni tratti tipici dei borghi medievali.

 

San Giovanni Rotondo                                                                            45,1 km

San Giovanni Rotondo, si trova all'interno di un'area naturale protetta, il Parco Nazionale del Gargano, con splendida vista sul Tavoliere delle Puglie e sul golfo di Manfredonia, è oggi uno dei siti più visitati nell'ambito del turismo religioso.

A San Giovanni Rotondo, difatti, è vissuto per lungo tempo il frate cappuccino, oggi santo, Padre Pio da Pietrelcina, le cui spoglie richiamano continuamente fedeli da tutto il mondo, legati al culto del santo con le stimmate.

Il borgo antico di San Giovanni Rotondo è particolarmente suggestivo nella sua semplicità: vicoli stretti e viuzze, tanto caratteristici che sembrano disegnati, raccontano una vita d'altri tempi; balconi e "mugnali" (cioè le scalinate esterne), abbelliti da piante ornamentali, sono invece isole di stupore per il visitatore. ll centro storico di San Giovanni Rotondo è ricco di chiese antiche, torri, palazzi e monumenti.

Nel centro storico c'è la Chiesa di Sant'Orsola, che è quella più ricca di storia e di arte, la Torre Quadrangolare del XII secolo (che veniva usata per fronteggiare gli attacchi nemici) e per l'originale Museo delle Cere di Padre Pio. L'altra anima di San Giovanni Rotondo è, naturalmente, quella che si nutre invece dell'affetto dei fedeli per la figura, la storia e le opere di Padre Pio da Pietrelcina, al secolo Francesco Forgione.

L'eco di alcune vicende che riguardavano eventi miracolosi della vita di Francesco cominciò a farsi sentire nel mondo dei fedeli proprio poco dopo il suo arrivo a San Giovanni Rotondo (avvenuto nel 1916): si trattava di visioni e, soprattutto, della comparsa delle miracolose stimmate. Lo spontaneo pellegrinaggio dei fedeli, alcuni spinti da semplice curiosità, altri da adesione sincera ed incondizionata al culto del miracolo delle stimmate stesse, iniziò mentre il futuro santo era ancora in vita.

I luoghi di culto legati alla figura di Padre Pio sono diversi e comprendono, innanzitutto, il complesso conventuale di Santa Maria delle Grazie, costituito principalmente dalla Chiesa Antica e dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie (cioè la chiesa nuova). Le spoglie di Padre Pio sono state custodite nella cripta sottostante questa chiesa prima di essere trasferite nella nuova Chiesa di San Pio nel 2010.

 

San Marco in Lamis                                                                                 43,0 km

San Marco in Lamis è un paesino che fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della relativa Comunità Montana. Posizionato all'interno di una conca, a circa 550 metri di altitudine, lungo la Via Francigena, ha avuto origine tra il X° e l'XI° secolo, ed ha nel Monastero di San Matteo (conosciuto precedentemente come abbazia di "San Giovanni in Lamis") la sua attrattiva più rinomata. Proprio il santuario di San Matteo, assieme a quello di Santa Maria di Stignano, posto a poca distanza, ha permesso a San Marco in Lamis di essere da sempre meta di pellegrinaggio. Il convento di San Matteo è stato edificato dai benedettini, che lo trasformarono successivamente in un'abbazia, capace di assumere negli anni una crescente importanza nel panorama regionale. Gli interni della chiesa sono caratterizzati dalla presenza di una sola navata con una volta a botte "lunettata". Osservando le pareti laterali, invece, è possibile ammirare, all'interno delle nicchie, degli altari barocchi di pregevole fattura. La statua lignea di San Matteo è posta sull'altare maggiore. San Marco in Lamis rappresenta una meta imperdibile se l'intenzione è quella di percorrere la "Via Sacra Longobardorum", itinerario che permette di arrivare a Monte Sant'Angelo e al Santuario di San Michele Arcangelo. Si viene conquistati dalla semplicità e dalla genuinità del centro storico, che comprende case con mugnali e lunghe scalinate.

Tra le manifestazioni che si succedono nel corso dell'anno, spicca quella del Venerdì Santo, che vede l'impiego delle cosiddette "fracchie". Si tratta di coni di legno, legati tra loro da cerchi in ferro, che gli abitanti accendono all'imbrunire; una volta caricati su dei carri appositi, circolano per le vie del Paese per la processione della Madonna Addolorata.

E' inoltre famosa per la presenza del museo paleontologico dei dinosauri. -  Museo Paleontologico dei Dinosauri – Viale dei Dinosauri - 71014 Borgo Celano FG - Tel: +39 0882 07 60 49 -www.dinosauriborgocelano.it

 

San Menaio e Baia di Calenella                                                         123,0 km

San Menaio è una frazione di Vico del Gargano (sorge a sei chilometri di distanza in direzione nord). Piccolo centro balneare e marino scarsamente abitato (ha solo 193 abitanti), si trova all'interno del Parco Nazionale del Gargano, sulla costa settentrionale del promontorio.  Nonostante le sue piccole dimensioni è un centro turistico frequentato e da qui si possono facilmente raggiungere Peschici e Rodi Garganico (distante 5 chilometri appena). Più ci si allontana verso est e più il territorio diventa aspro; al contrario, proseguendo verso oriente, diventa pianeggiante fino a raggiungere la piana di Calenella. Il paese si è sviluppato intorno all'antica torre medioevale ed è circondato da boschi di pini d'Aleppo (la più famosa è la Pineta Marzini, tramite cui si raggiunge il paese e che si estende tra il paese di San Menaio e la Piana di Calenella).

 

Sannicandro Garganico                                                                          65,7 km

Sannicandro Garganico è situato su una collina che si estende fino alla costa adriatica. E’ una località ricca di monumenti e siti di interesse culturale e anche di bellezze naturali. Tra i monumenti principali, ci sono la Chiesa Madre di Santa Maria del Borgo, risalente al 1573-1580. Poco distante dalla Chiesa Madre si trova il Castello normanno-aragonese, costruito tra il XII e il XIV secolo. Il Castello ha una struttura trapezoidale e sorge su un'altura, che probabilmente in passato aveva una rilevanza strategico-militare. Sul lato sud della struttura sorgono due torri a base circolare.

Oltre ai siti storico-culturali e religiosi, Sannicandro è anche interessante per i suoi itinerari naturalistici. Il territorio ha una natura fortemente carsica e a testimonianza di ciò si possono osservare numerose doline e grotte sparse per il territorio. La più celebre dolina è Dolina carsica "Pozzatina", ritenuta la seconda più grande d'Europa. Questa dolina è lunga 650 metri e larga 450 ed è circondata da un bosco di querce e lecci.

Sul monte Elio invece si trova la Grotta dell'Angelo, esempio di grotta carsica a Sannicandro. La Grotta deve il suo nome al culto dell'Arcangelo Michele, che potrebbe risalire sin dai tempi dell'impero bizantino o longobardo. All'interno della grotta sono stati ritrovati tombe dell'alto medioevo, graffiti e ceramiche e quasi sicuramente era stata utilizzata in passato come luogo di culto.

“Vicolo del bacio”: si tratta di una stretta e pittoresca stradina simbolo del “Paese di San Valentino”. Il vicolo del bacio è così stretto che i fidanzatini sono quasi costretti a sfiorarsi, oggi come ieri gli innamorati si davano appuntamento nel vicolo che attraversavano più volte a direzioni opposte, per potersi toccare ad ogni passaggio.

 

Vico del Gargano                                                                                    123,0 km

Vico del Gargano sorge nel cuore del Parco Nazionale del Gargano e si distingue per la piacevole varietà del suo paesaggio: questo paesino è infatti circondato dalla Foresta Umbra, con la sua folta vegetazione di abeti e faggi. Vico del Gargano a valle ha anche una zona costiera, valorizzata dalle spiagge di Calenella e San Menaio: la zona costiera è ricca di pini, di antichissime piante d'olivo e di profumati alberi d'agrumi.

 

Vieste                                                                                                          96,7 km

Vieste, famosa per la bellezza del suo territorio, è ubicata nella parte estrema orientale del promontorio del Gargano.

Spiagge formate da arenili di sabbia si alternano a quelle composte da ciottoli, strapiombi rocciosi, affascinanti grotte e piccoli isolotti, offrono un magnifico contesto naturalistico, che ha motivato il soprannome di "perla del Gargano".

Punta San Francesco e Punta San Lorenzo fanno da spartiacque tra le tre spiagge della città: la spiaggia di San Lorenzo, più a nord, la Marina Piccola, centrale, e la spiaggia di Pizzomunno, che deve il suo nome a un enorme monolite alto venticinque metri che si erge di fronte al mare, nonché simbolo di Vieste. Il Pizzomunno, un bel monumento naturale, è legato ad una leggenda di marinai innamorati e di sirene gelose che liberano delle catene marine la bella Cristalda (Vieste).

Il mare cristallino è la principale attrazione che richiama il turismo a Vieste; sono numerosi gli stabilimenti balneari attrezzati per ospitare i vacanzieri in cerca di un mare limpido e di tanto relax; inoltre il clima temperato assicura una costante brezza che rende vivibili e piacevoli anche le giornate più calde dell'estate. La natura del mare che bagna Vieste e i venti che soffiano in modo costante sfanno da richiamo agli amanti del kitesurf e del windsurf.

 

fonte edenpuglia

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